Ha partecipato a mostre, performances ed installazioni artistiche. Benedetto da Norcia era un monaco e abate che visse nel V e VI sec. d.C.. La Chiesa cattolica lo venera come Patrono d’Europa. Il suo personale viaggio spirituale lo ritrae come un grande asceta, un leader profetico di monaci, fondatore di monasteri, autore di una regola e taumaturgo. Nacque a Nursia (l’odierna Norcia), nel 480 d.C. Si trasferì a Roma per gli studi, ma li abbandonò presto per perseguire una vita spirituale. Benedetto trascorse un periodo vivendo da eremita, in isolamento spirituale, in una grotta a Subiaco e lì fondò tredici monasteri. Intorno all’anno 529 d.C. si spostò a Cassino, dove fondò un monastero, sopra a una collina, nell’antica acropoli. Qui scrisse la “Regola dei Monasteri” e servì come primo abate il nuovo convento fino alla sua morte, avvenuta il 21 marzo del 547. La festa di San Benedetto si celebra generalmente l’11 luglio, ma i monasteri benedettini mantengono la celebrazione il 21 marzo. Tra i vari testi scritti dai monaci ci sono le “regole” . Con esse si stabiliva l’organizzazione di base di una comunità monastica, le linee guida per l’abate e i principi spirituali per i monaci. In Occidente, la più importante di queste è la “Regola dei Monasteri”. Fu scritta da San Benedetto dopo il 529 d.C., e viene comunemente chiamata Regola di San Benedetto.
Anna Marinaro
Anna Marinaro è una pittrice e iconografa nata a Cerignola (Foggia). La sua formazione artistica ha avuto luogo nell’Istituto d’arte di Cerignola, dove ha conseguito i diplomi di maestra d’arte e decorazione pittorica. La sua poliedricità si manifesta nella capacità di spaziare in varie specialità artistiche. Tra gli anni ’90 e il 2017 ha esposto le sue opere in numerose mostre personali e collettive. Negli anni 2008-2009 ha seguito vari corsi di iconografia bizantina, apprendendo l’antica e preziosa arte dei maestri greco-bizantini, che negli anni a seguire è diventata la sua passione principale. Le sue icone sono eseguite su tavole con la particolare tecnica della tempera all’uovo mediante l’utilizzo di pigmenti naturali e foglia in oro zecchino. Alcune sue opere sono state fatte dono al Santo Padre Papa Francesco e al segr. gen. della CEI S.E. mons. Nunzio Galantino. Molti suoi lavori sono inoltre di proprietà di collezionisti privati italiani o stranieri. Il fulcro della sua attività è però in Calabria e Basilicata dove si possono ammirare le sue icone in numerose chiese, in particolare nella diocesi di Lungro (Cosenza) Italia. Oltre all’esecuzione di icone nuove, l’artista si dedica al recupero e al restauro di icone antiche restituendole all’originario splendore.